Come vivere sani e felici nel brodo tossico ambientale moderno, dribblando le malattie croniche in agguato. Tutte le soluzioni per diminuire il carico tossico corporeo.
La mia "carriera" di attivista a favore dell'ambiente muove i primi passi nel 2007. In quel periodo ero molto fortunata. Avevo deciso di realizzare un documentario su un personaggio straordinario, Maria Gabriella Buccioli, un’artista giardiniera che, a differenza della maggior parte dei giardinieri, aveva creato un giardino ecologico in cui "non è mai entrato alcun prodotto chimico" ed è un santuario di biodiversità, quindi una sorta di paradiso in terra, un luogo bellissimo e incontaminato. Mentre mi aggiravo per circa 2 anni in quel luogo magico per riprenderlo in tutte le vesti stagionali, iniziai a fare ricerca per capire quanto fosse unico oltre le apparenze e, ahimè, mi resi conto che era MOLTO unico. Pian piano, divenni sempre più consapevole di quanto la terra fosse inquinata, in tutti i suoi elementi: acqua (mare, fiumi, laghi, falde acquifere), terreno e aria. Non ci potevo credere! Come avevamo potuto arrivare a tanto?
La cosa ancora più scioccante fu quando lessi diversi libri, fra cui le bibbie del movimento ambientalista moderno "Primavera silenziosa", i libri inediti in Italia “Our Stolen Future” e “The Toxic Consumer”, e scoprii che noi cittadini e consumatori diamo per scontata l’innocuità dei prodotti in commercio – paghiamo profumatamente chi dovrebbe controllare, no? -, ma non è affatto così. La maggior parte dei prodotti di consumo emette tossine nell’aria – inquinando le nostre case – o nel nostro corpo se si tratta di alimenti, tanto che il mondo si stava – udite udite - femminilizzando! Neanche la femminista più accanita avrebbe mai potuto sperare che accadesse ciò che stava veramente accadendo. Un numero esorbitante delle tossine emesse dai prodotti di consumo agisce all’interno del corpo di tutti i vertebrati come se fossero ormoni femminili e ciò sta apportando sconvolgimenti all’interno di numerose specie animali: anomalie dell’apparato riproduttivo, infertilità, malformazioni nei nascituri, tumori ormono-dipendenti…
E noi umani? Mi domandai…noi non ne siamo certo immuni. Tutto ciò sta accadendo anche a noi. Per di più, fior fiore di ricercatori danesi, italiani e americani denunciano un calo della fertilità maschile media dovuto ad una diminuzione ponderosa della quantità e qualità dello sperma, il che vuol dire che un numero consistente di giovani ha meno spermatozoi dei loro papà e anche poco attivi o con malformazioni. Un po’ di ricerca in più e scopro che in Giappone e Usa degli scienziati hanno scoperto che ora nascono più bambine che bambini (in Cina e in India impazziranno quando capiterà a loro), rovesciando il rapporto a favore dei maschi che Madre Natura prevede da sempre per compensare la dipartita prematura dei membri del ‘sesso forte’ rispetto a quelli del sesso cosiddetto debole. Oibò, che non ce ne sia più bisogno? Ma no, pare invece che in zone molto molto inquinate, tipo un paesino del Canada localizzato vicino ad una fabbrica molto inquinante, nascano SOLO femmine. Quindi, qua non c’è di mezzo la mano di Madre Natura, anzi…In proposito, consiglio la visione del documentario dal titolo significativo, "The Disappearing Male"
Hmmmm, ‘sta roba non causerà solo – per usare un eufemismo – ipofertilità! Feci 2+2=4 e mi chiesi: sta a vedere che anche la mia allergia …………………………? Iniziai a fare qualche intervista al mio allergologo e ad un medico esperto di MCS – la sensibilità chimica multipla, la terribile malattia che rende allergici a tutto - e le risposte furono ancora più inquietanti: sicuramente l’inquinamento generalizzato dell’ambiente e, soprattutto, di ciò che mangiamo stava mettendo a dura prova il corpo umano. Lo scoppio delle allergie e il crescente numero degli ammalati di MCS rappresentano un monito: attenzione, avete creato un ambiente che sta diventando inadatto alla vita umana. Il corpo umano non ha avuto il tempo di adattarsi ai cambiamenti introdotti negli ultimi decenni, in particolare l'immenso numero di sostanze chimiche di sintesi non testate e non presenti in natura e per questo difficilmente reintegrabili nell'ambiente. Pertanto, i processi naturali di detossificazione del nostro corpo sarebbero in difficoltà. Quelli degli ammalati di MCS si sarebbero proprio inceppati, causando un'incompatibilità totale fra vita e ambiente da cui il paziente deve trovare riparo, ossia un luogo, spesso marino, ove lo iodio fa depositare tutte le tossine presenti nell'aria, dove possono ricominciare a vivere come persone sane.
Ciò che mangiamo e beviamo sono terribilmente importanti. E lo è anche ciò che mangia ciò che noi mangiamo. Quindi l'ambiente, si ritorna sempre lì. Faccio un esempio: se l'erba di cui si nutre un bovino al pascolo, di cui noi berremo e mangeremo i prodotti derivati, dalla carne ai formaggi, è carica di diossina, lo saranno a maggior ragione i prodotti derivati e la diossina entrerà, in dosi moltiplicate per il fenomeno della biomagnificazione, nel nostro corpo. Qui entreranno in gioco i nostri processi di detossificazione, sino a che ce la faranno, sino a che non si superi una certa soglia di tossine. Dopo di che subentra la malattia, che un numero crescente di scienziati ritiene essere di origine, appunto, ambientale.
Decisi allora di cercare di eliminare l’inquinamento dalla mia vita per vedere se l’allergia sarebbe migliorata e anche per il principio di precauzione. Se non è ancora dimostrato che sull'uomo un cocktail di elementi tossici causa malattie, ma solo sui topi, meglio comunque cercare di arginarne l'accesso al mio corpo, no?
In prospettiva di andare a vivere in un luogo più incontaminato possibile senza dover possibilmente ritornare ad uno stile di vita di tipo paleolitico, ho iniziato con l’alimentazione, passando al biologico in modo graduale. Da due anni mangio esclusivamente cibo biologico – ad eccezione di quando vado al ristorante, perché i ristoranti che usano cibo biologico sono veramente una rarità nella mia città.
Propongo ai miei lettori di iniziare insieme una battaglia: quando andiamo nei bar, nei ristoranti, nei negozi alimentari, nelle erboristeria chiediamo prodotti biologici, senza conservanti o additivi chimici. Ci sentiremo risponderci che non li hanno, ma intanto abbiamo messo la pulce, soprattutto se usciremo senza aver comprato nulla.
Beh, volete saperlo? Pur continuando a seguire le cure tradizionali con antistaminici per l’allergia, da 6 mesi all’anno di antistaminici e anti-asmatici vari, sono passata a tre mesi di antistaminici nei mesi clou e nessun antiasmatico. Nei prossimi blog, vi parlerò di altri cambiamenti in atto. E la lotta continua....